Politica

ITALGAROZZO NON HA NESSUNA CREDIBILITA’: NE’ CATANIA NE’ ENNA PENSANO A CORSI UNIVERSITARI PER SIRACUSA

Pamela La Mesa è persona perbene che crede in quello che fa e quindi la sua proposta di rilanciare l’università a Siracusa è in assoluta buona fede. E’ chi amministra ad essere inaffidabile, senza idee chiare in testa, anzi con le idee confuse, sempre instabili, mai concrete. Sull’università prima flirt con Catania, qualche mese dopo flirt con Enna.

Partiamo da lontano. Il 2 agosto 2018 incontro con l’università di Catania. Ecco il comunicato del Comune:  “Il Comune si farà parte attiva in tutte quelle iniziative che l’Università di Catania intende portare avanti nel breve, medio e lungo termine, nella nostra città. Accompagneremo l’Ateneo nelle attività di potenziamento della presenza universitaria a Siracusa”: lo ha detto il sindaco, Francesco Italia, al termine della riunione che si è tenuta stamani alla Sala Verde di Palazzo Vermexio alla presenza del Rettore Francesco Basile. All’incontro hanno inoltre preso parte, per l’Amministrazione, oltre al vice sindaco Giovanni Randazzo, gli assessori Fabio Granata, Nicola Lo Iacono e Giusy Genovesi; e per l’Università il Prorettore Giancarlo Magnano, il Direttore generale Candeloro Bellantoni, il presidente del Cof, il Centro orientamento e formazione dell’Unict, Nunzio Crimi, e Bruno Messina Preside della Facoltà di Architettura…“Oggi- ha detto il Rettore Francesco Basile- abbiamo gettato le basi per rendere più proficuo il rapporto con il Comune. Abbiamo preso atto della grande disponibilità del Sindaco a condividere un percorso per la Facoltà di Architettura e a pensare ad altri nuovi corsi, consoni alla vocazione territoriale e alle risorse culturali di Siracusa. Ma si sta pensando anche a qualcosa sull’Ambiente”.

IL NOSTRO GIUDIZIO

Sin qui il comunicato della ItalGarozzo. Come sempre l’università di Catania tratta Siracusa da colonia o peggio ancora da comunità babba e non solo per definizione. In sostanza l’università di Catania vuole la proprietà dell’ex caserma Abela per mantenere Architettura, vuole che Siracusa rinunci e la dia all’ateneo catanese che farà poi restaurare l’immobile con fondi pubblici. Nei due anni necessari ai lavori per il nuovo look della caserma Abela, sempre il comune di Siracusa dovrà trovare altre sedi gradite per Architettura, con suoi immobili e con suoi fondi. Per avere tutto questo, Catania dà a Siracusa un flebile impegno per nuovi corsi di laurea che non sono stati nemmeno definiti, forse ambiente, forse altro. Tanto l’università di Catania, come la storia recente insegna, i corsi di laurea a Siracusa li apre e li chiude a suo piacimento. Ovviamente in tutta questa è compreso anche il bacio della pantofola, per la verità già ottenuta dagli “spetti” catanesi.

 

Veniamo all’8 marzo 2019

Questo il comunicato del Comune:  L’Università Kore avvierà una collaborazione con il Consorzio universitario “Archimede” per potenziare l’offerta formativa e l’ateneo di Enna disporrà di una sede di rappresentanza all’interno di villa Reimann.        La giunta comunale, su proposta dell’assessorato alla Cultura retto da Fabio Granata, ieri ha approvato la modifica della convenzione con il Consorzio per l’utilizzo dell’ex dimora della nobildonna danese. Essa prevede di destinare alla Kore la dependance e la cosiddetta “casa del custode” per le attività che rientrano nell’ambito della collaborazione. L’accordo, una volta sottoscritto dal sindaco, Francesco Italia, e dal presidente del Consorzio, Silvano La Rosa, avrà una durata di 3 anni. Consorzio “Archimede” e Kore si faranno carico dei lavori di adeguamento del locali e il Comune manterrà la disponibilità esclusiva della dependance dal venerdì alla domenica di ogni settimana per le attività proprie o svolte assieme ad altri enti.     “Si avvia a compimento – afferma l’assessore Granata – un percorso che abbiamo sostenuto perché, nel rispetto del lascito testamentario, avrà un doppio effetto positivo. Da una parte saranno ampliate le competenze del Consorzio riguardo alla custodia e alla valorizzazione di villa Reimann; dall’altro, la collaborazione con Kore arricchirà l’offerta universitaria in città non solo con nuovi corsi di laurea ma anche con un master e con una ‘summer school’. Ringrazio la professoressa Marinella Muscarà, preside della facoltà di Studi classici, linguistici e della formazione della Kore, per i preziosi consigli dati per questa iniziativa”.

IL NOSTRO GIUDIZIO

Sin qui il comunicato. I termini dello stesso sono nebulosi quanto ambigui. In premessa Italia e Granata dopo aver fatto cip ciop con l’università di Catania ora fanno una intesa a 360 gradi con quella di Enna. L’unico dato certo della convenzione, che ancora non è stata firmata, è che la Kore diventa di fatto padrona di casa a villa Reimann acquisendo la palazzina interna e la villetta a pochi metri dalla stessa villa. Kore dovrebbe poi dare a Siracusa nuovi corsi di laurea, un master, una summer school. Dovrebbe poi..

Capisce bene, consigliere La Mesa, perché lei sta perdendo tempo?