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IL CONSIGLIO COMUNALE DI CATANIA TROVA LA QUADRA PER LA TERNA DEI REVISORI DEI CONTI, MA L’ARS DEVE MODIFICARE LA NORMA

Rep: “Finalmente, dopo svariati imprevisti burocratici, il Consiglio comunale è riuscito a partorire la delibera con la quale ha approvato la graduatoria per la formazione della terna dei revisori dei conti comunali. Ci auguriamo adesso che l’organo venga insediato nel più breve tempo possibile, considerata la straordinaria gravità economico – finanziaria dell’ente in vista, soprattutto, della difficilissima formazione del bilancio riequilibrato, primo atto fondamentale post proclamazione del dissesto.” Lo afferma il segretario territoriale della Ugl Giovanni Musumeci che aggiunge: “Premesso che rimaniamo sempre favorevoli all’applicazione di qualsiasi principio utile ad elevare al massimo la trasparenza nelle procedure, vogliamo sottolineare l’assurdità di una norma che, oltre all’estrazione a sorte, prevede nello specifico la possibilità di partecipare al bando a tutti i professionisti abilitati residenti nel territorio della Regione Siciliana. Questo significa indubbiamente un notevole incremento in primo luogo di difficoltà logistiche, considerato che si potrebbero trovare a doversi riunire (anche in tempi rapidi) revisori provenienti da parti distanti e distinte dell’isola ed, in secondo ordine, un non indifferente aggravio dei costi tenuto conto che all’onorario spettante è sommato anche un rimborso spese per la trasferta. Se prendiamo, infatti, ad esempio il Comune di Catania, tutte le volte che l’organo dovrà fisicamente riunirsi, non dovrà di certo aspettare molto per l’arrivo della componente proveniente da Mascali, ma sicuramente dovrà attendere qualche ora (anche alla luce dei nostri collegamenti viari di certo non eccellenti e poco sicuri) prima che arrivino gli altri due componenti rispettivamente di Mazara del Vallo e di Galati Mamertino, che giungeranno a Palazzo degli Elefanti con una nota spese cospicua e non certo prioritaria per un ente dissestato – sottolinea Musumeci. Lo stesso sta accadendo in altri Comuni che, a scadenza dei revisori precedentemente eletti, stanno rinnovando quest’importante organismo seguendo la legge in vigore, dovendosi sobbarcare disagi e costi al di fuori di quei rari casi in cui dall’urna vengono estratti nominativi di professionisti residenti nel medesimo Comune o in centri relativamente vicini. Pur essendo quindi favorevoli al sorteggio, chiediamo che l’Ars si faccia promotrice di una modifica (nell’ambito del “collegato” in discussione in Commissione bilancio) che vada nella direzione di consentire gli enti comunali di emanare bandi per il rinnovo dei revisori dei conti prevedendo, quale parametro per la partecipazione dei professionisti abilitati, la residenza in uno dei Comuni del Libero consorzio comunale o Città metropolitana cui l’ente municipale fa capo.”