Politica

EMERGENZA RIFIUTI A SIRACUSA / IN CONFRONTO AD AVOLA SIAMO SPORCHI, LERCI E CATTIVI

Quella che vedete nella foto è una delle discariche di via Gela. E’ lì da molti giorni, da oltre un mese e nessuno la rimuove nonostante proteste e denunce. Ieri sono stato con amici nella vicina Avola. Debbo dire che tutti insieme l’abbiamo trovata “viva e felice”. Un giro nella piazza dei tre leoni, poi nella piazza principale, una puntata al porto, frequentato come piazza di Spagna a Roma, quattro passi sul lungomare e poi un  bagno di sole nella rotonda. Qual è stato il dato comune a tutte queste zone? La pulizia assoluta! Non c’era una sola carta buttata per strada, tutto era lucido e splendente, il che vuol dire che Avola ogni mattina viene spazzata come Dio comanda. Vuol dire che la differenziata funziona, vuol dire che chi amministra fa bene il suo lavoro a differenza degli amministratori siracusani degli ultimi sei anni che ci lasciano disinvoltamente a convivere coi letami. Ma torniamo ad Avola. Come prima conseguenza di tanta pulizia abbiamo visto in tutta la città tanti turisti, come non ne avevamo visti mai in precedenza. Vedendo linda e accogliente la bella Avola c’è da chiedersi come possiamo scegliere, noi siracusani, di vivere in una Siracusa puzzolente e sepolta dalla spazzatura? Come possiamo convivere con queste emergenze igieniche diffuse, quotidiane, crescenti? Le proteste sui social ci sono, ma non succede nulla. Aspettiamo che intervenga la magistratura? E, senza nessun accanimento, come fanno il sindaco e l’assessore al ramo a non fare nulla, a far finta di nulla, a tacere, a fregarsene?