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INCREDIBILE A LENTINI / L’AMMINISTRAZIONE BOSCO ABBANDONA AL DEGRADO IL CONVENTO DEI CAPPUCCINI

Rep: Grazie alla rimodulazione della legge del 1990- 433 si era riusciti a strappare al degrado ed all’ abbandono un bene storico importantissimo, il Convento dei frati Minori Cappuccini  sito nella parte storico-monumentale del cimitero di Lentini,  un bene del  XVIII  sec.  Un luogo fuori dal tempo con una suggestiva vista del terrazzo su Lentini, il Lago, l’ Etna e la piana di Catania, che racconta ancora oggi la storia religiosa dell’ antica agorà e di come in quel tempo fosse fondamentale la presenza dei frati nella vita quotidiana.  Durante i lavori di restauro dentro la chiesa vennero ritrovate alcune opere che oggi sono conservate nella chiesa di San Luca Evangelista, fra cui il famoso dipinto della scuola del Tintoretto. La vecchia amministrazione  Mangiameli, con uno specifico protocollo d’ intesa, ne aveva affidato le gestione ai volontari dell’associazione Sicilia Antica, che per anni si sono occupati egregiamente della fruizione  del bene.  Oggi purtroppo sembra di rivivere un ritorno al passato, dopo aver speso migliaia di euro di soldi pubblici circa 2.000000,00 di euro per restaurare il Convento,  al momento risulta essere chiuso in quanto  è scaduto dopo due anni il protocollo con l’associazione Sicilia Antica e l’attuale amministrazione Bosco ha deciso di non rinnovarla   nè con Sicilia Antica né con nessuna altra associazione o ente, quindi il bene si trova in uno stato di abbandono.  Cosi dichiarano i membri dell’associazione Iceta Giancarlo Piccione, Rossana Fangano e Marco Picone:  abbiamo avuto la possibilità di visitare il Convento, all’interno hanno fatto razzie i vandali, che hanno rubato tutte le plafoniere  ed il quadro elettrico oltre a diverse prese ed interruttori, uno degli altari più belli è stato distrutto a picconate, inoltre diversi infissi causa il maltempo risultano distrutti come la porta che apre sulla corte interna dell’ ingresso nord, e sulla facciata principale ed in molte stanze interne l’intonaco si è sbriciolato causa la tanta umidità che minaccia anche uno dei pochi affreschi presenti, i danni peggiori sono rappresentati dalla presenza dei piccioni che a causa dei loro escrementi stanno creando il degrado delle opere. Ne ha preso atto il consigliere comunale Gabriele Galatà sul tema dichiarando: dopo soli cinque anni dall’inaugurazione assistiamo increduli a quanto sta accadendo al Convento dei Cappuccini, io personalmente ho posto in Aula la Domanda all’assessore al ramo, sul perché il bene risulta chiuso, la risposta è stata abbastanza deludente in quanto ha dichiarato  che ci sono problemi di burocrazia  fra il comune e la Chiesa per capire di chi è la proprietà, dopo due anni  ancora non si è arrivati ad una risposta  e quindi si sta perdendo del tempo prezioso  per tale motivo.  Ancora Piccione- Fangano-Picone-  hanno dichiarato: come si può nel 2019 inciampare nella burocrazia non accelerando al massimo l’iter per una nuova assegnazione? L’ assessore Bufalino ha  anche dichiarato, così come risulta dal verbale di deliberazione del consiglio comunale N. 31 del 19 dicembre 2018, che pensare  o immaginare una qualsiasi soluzione di affidamento all’esterno al momento non è possibile fino a quando non si arriverà alla definizione della proprietà con la chiesa, e poi solo dopo si procederà attraverso bandi pubblici cosi come accade per legge. Ci piacerebbe  chiedere  all’assessore come mai per altri beni in città, gestiti egregiamente da altre associazioni, non si è seguito lo stesso iter?  Noi chiediamo all’amministrazione attuale di creare le condizioni per dare subito in gestione nuovamente il bene o alle associazioni o alla chiesa,  e siamo sicuri che il parroco e la chiesa, vista l’esigenza saranno ben disponibili ad un confronto purchè il bene venga rimesso in funzione, perché di sicuro tenendolo chiuso si sta dando un cattivo esempio a tutti oltre che il bene sta rischiando di  ricadere nell’oblio e nell’abbandono ed oggi viste le scarse risorse pubbliche a disposizione, una città come Lentini non può permettersi di perdere ancora una volta un bene cosi prezioso. Inoltre come pensa questa giunta di attirare  turisti in questo territorio se poi i pochi beni di cui godiamo vengono trattati in questo modo? Ci auguriamo che al più presto il Convento possa rivedere la luce, sia per l’importante funzione storica, sia perché il territorio ha bisogno della valorizzazione di tutte le risorse disponibili.