Politica

SALVO PETRILLA: LA VERIFICA IN CORSO SUI BROGLI ELETTORALI ESPONE SIRACUSA AL PUBBLICO LUDIBRIO, ITALIA DOVREBBE DIMETTERSI

Salvo Petrilla, sul parco archeologico sembra esistere una regia occulta per il “tutti lo vogliono, nessuno la fa”, a partire dall’inaffidabile Tusa. Qual è il tuo parere da osservatore di fatti siciliani e siracusani?

La regia non è occulta ma da contrattare.

La gestione dell’istituendo Parco è affidata, ai sensi degli art.22 e 23 della Legge Regionale 3 novembre 2000 n.20, ad un DIRETTORE ed a un COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO che dovranno essere nominati con successivi provvedimenti così come sarà parimenti approvato il Regolamento interno del Parco. Senza accordi politici locali non si può fare nulla visto l’inciucio fra, diciamo…., destra e sinistra vigente a Siracusa.

E’ in corso la verifica delle 76 sezioni elettorali “con gravi irregolarità”. Se il voto risulterà taroccato per Siracusa sarà una nuova gogna nazionale. Il sindaco sub judice si dovrebbe dimettere?

Certamente si mette in discussione la moralità di un’intera comunità a prescindere dai singoli comportamenti. L’attuale Sindaco,  in funzione di un esito elettorale messo a dura prova dalla presunta esistenza di gravi irregolarità, dovrebbe avere il senso morale di dimettersi non esponendo a pubblico ludibrio i cittadini siracusani nel caso in cui si dovessero accertare responsabilità.

Dovrebbe invece ricandidarsi con onore e con fierezza nell’aver colto l’esigenza di tutelare gli interessi di trasparenza e di legalità richiesti dai cittadini tutti.

E’ banalmente scontato che un solo soggetto non si può occupare di spazzatura, ambiente, lavori pubblici, pubblica istruzione. Perché allora Coppa mantiene tutti questi incarichi dove ogni giorno accumula figuracce su figuracce?

Su questo argomento mi permetto di parlare di me; personalmente più di una cosa alla volta non riesco a fare bene, figuriamoci se dovessi fare tante cose che riguardano attività che hanno ricadute su di una intera collettività. Poi come si dice “ognuno….” può sentirsi SPETTO e CAPACE, vedi Don Chisciotte.

Lo spessore di alcuni consiglieri comunali è modesto. Siracusa è in totale degrado e loro propongono muri dipinti, rotonde, la partecipazione a qualche bando. E’ modestia propositiva o asservimento politico al capo?

Se si fa un mix fra varie componenti di una bevanda tipo cocktail, viene fuori una cosa che ha un gusto relativo appunto alle componenti usate. Il gusto del cocktail formato dai consiglieri comunali non è che incontri tanti estimatori ed il presunto capo non è altro che chi ha in mano lo shaker

da cui viene fuori la bevanda proposta ai cittadini che non mi pare sia apprezzata nel gusto.

La polemica sulla rete ospedaliera? Hanno ragione Prestigiacomo e Gianni sulle prevaricazioni di Catania Regione?

Una semplice riflessione a  voce alta: ma se ne sono accorti solo oggi?

I sindacati siracusani sono alla frutta, troppi vecchi che non lasciano spazio e una difficoltà evidente al cambiamento. Prova evidente la collusione irmai acclarata sul Petrolchimico che continua a sfornare miasmi assassini e morti di cancro

Da anni vivono come una sorta di pseudo-ministero del cosiddetto lavoro. Sempre gli stessi IMPIEGATI, figli d’arte o servitor serventi sempre pronti a Concertare con il Padrone vendendo come risultati la diminuzione e la rinuncia a certe garanzie in cambio di un tranquillo lavoro anche se accompagna alla morte mettendo a rischio non solo i diritti ma anche la salute. Il mio giudizio su questo argomento è privo di elementi di assoluzione, mai fine pena per questi attuali sindacalisti ed onore al Sindacato nella più nobile accezione.

Il commissario dell’ex Provincia sarebbe apprezzato dal governatore Musumeci. Ma le parole non bastano, nei fatti l’ex Provincia vivacchia e anche male. Perché nessuno risponde alla domanda sulla bocca di tutti: Ma questo indebitamento bestiale come è nato? Chi sono i responsabili?

Una figura di comodo che si è resa necessaria per salvare la faccia ad un Governo Regionale, passato e presente, inefficace e carente di capacità di iniziativa politica nei confronti dello Stato nazionale.

Sull’indebitamento e sugli eventuali responsabili mi pare ci stia lavorando un team di commissari nominati dallo Stato, vedremo se saranno in grado e capaci di, almeno, dare nome e cognome a chi dei precedenti amministratori locali hanno determinato lo sfacelo di un Ente Pubblico quale è la Provincia Regionale di Siracusa. Certamente può anche essere che eventuali reati commessi possano essere nel frattempo prescritti, ma almeno il pubblico ludibrio potrebbe risarcire le tante persone che vi lavorano ed i cittadini tutti che hanno dovuto soffrire per la mancanza di servizi essenziali che non sto qui ad indicare per brevità di intervento.

Da quanti anni chi va al Vermexio non ha un progetto di città?

Cosa significa questa parola? Il progetto per la città consiste nella ricerca della personale comodità di chi ambisce a sedere sui banchi del Vermexio; un contributo mensile superiore al promesso reddito di cittadinanza pentastellato fa veramente comodo dati i tempi.

A Fontane Bianche fa più male l’ostruzionismo massacrante di chi amministra o il servilismo dei residenti amici del capo?

Una pena nel cuore considerando quanti bei ricordi, chi della mia generazione almeno, ha vissuto nel godere di questo magnifico posto. Il mix fra ostruzionismo massacrante ed interessi degli amici del capo tiene di fatto bloccata ogni opportunità di rilancio della zona, in fondo i pochi imprenditori esistenti fanno già affari d’oro così come stanno le cose, figuriamoci se hanno interessi a creare rilancio e sviluppo, poi aumenterebbe la concorrenza e potrebbero essere guai. Sull’abusivismo imperante nella zona stendiamo un velo pietoso, chi amministra ha nonni, padri, zii, affini e contigui proprietari di ville a Fontane Bianche, figuriamoci se ci si mette mano, per carità.

Un anno dopo molti di quelli che a Siracusa hanno votato Nello Musumeci sono un tantino delusi..

Su questo argomento vengo chiamato con dispiacere nella risposta. Ho sostenuto la sua candidatura ed elezione a Presidente, però mi aspettavo che lui si rendesse conto in quale arena, una volta eletto come è stato, si fosse ritrovato. Nonostante ne avessi parlato apertamente e di presenza ebbe a dirmi “intanto vinciamo e poi ne parliamo”. Risultato ha vinto e sul da fare non se ne è più parlato ma le cose anzi sembrano andare nel senso opposto a ciò che era stato un impegno morale a cambiare le sorti di questa nostra amata e trascurata Regione Sicilia. Un po’ di delusione sono costretto a rilevarla però sono ancora fiducioso, per le caratteristiche umane e morali che riconosco al Presidente Musumeci, che si possa recuperare nei prossimi anni di presidenza, in fondo è appena un anno che governa e le cose da sistemare sono tantissime. Mantengo la mia fiducia in conclusione.