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IL SINDACO E L’ASSESSORE GIA’ SI VANTANO, MA LA COSTRUZIONE DI QUESTI 32 ALLOGGI A CASSIBILE HA MOLTI LATI OSCURI

Rep: L’assessorato regionale alla Infrastrutture ha ammesso a finanziamento il progetto di social housing “Casa Archimede 2” proposto dal Comune, il primo a Siracusa, che sarà realizzato all’ingresso nord di Cassibile. Il via libera è arrivato giovedì scorso e il decreto è stato pubblicato venerdì sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. L’avviso pubblico era stato pubblicato lo scorso agosto e, alla scadenza del 15 settembre, era stata presentata una sola manifestazione di interesse che la commissione di gara aveva ritenuto idonea.  Il progetto era stato presentato nell’ambito del bando regionale sui “Programmi integrati per il recupero e la riqualificazione” rivolto ai privati interessati ad aderire ai piani del Comune sulla ricucitura urbanistica delle periferie. Grazie a questo intervento, oltre a un grande parco urbano, con una spesa limitata a carico dell’Ente, sarà realizzata pure una condotta di acque bianche per eliminare il problema dell’allagamento che interessa quella zona in caso di piogge abbondanti.          “Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto – affermano il sindaco, Francesco Italia e l’assessore all’Urbanistica, Giusy Genovesi –. È una grande opportunità che la nostra amministrazione, a pochi giorni dal suo insediamento, grazie alla collaborazione dell’Ufficio urbanistica, ha voluto cogliere, sfidando tempi ristrettissimi, per avviare le procedure di partecipazione al bando. Il social housing è uno dei temi urbani principali sui quali ci vogliamo confrontare per innescare processi di rigenerazione urbana che investono, quindi, anche aspetti sociali ed economici rilevanti. Non è solo una risposta alle problematiche connesse alle nuove esigenze abitative ma anche la capacità forte di riqualificare interi brani di città offrendo contestualmente servizi pubblici e spazi collettivi aperti e fruibili basati su nuovi criteri di qualità e vivibilità”.  Il progetto è stato pensato per un’area all’ingresso nord di Cassibile e consiste nella costruzione di 32 alloggi a canone sostenibile di diverse dimensioni (bivani, quadrivani e pentavani) più un parco e altri servizi annessi. Il costo dell’intervento è di 4 milioni 320mila euro più un milione e 50mila euro per le opere di urbanizzazione. La parte costruttiva sarà per metà a carico della Regione e per metà a carico della ditta. Interamente pubblica, invece, la parte rimanente della spesa con il vantaggio che la condotta di acque bianche sarà a carico del Comune solo per il 20 per cento (210mila euro).      In coerenza con l’idea di social housing, il progetto prevede una serie di spazi che intendono stimolare la socializzazione tra i residenti degli alloggi (che saranno coinvolti attraverso processi guidati anche nella gestione degli immobili) e tra questi e i residenti del quartiere. Saranno aperti alla fruizione pubblica l’ampio parco, dove sarà attrezzata una zona dedicata ai bambini, e uno locale equosolidale rivolto alle piccole imprese e alle attività artigianali di Cassibile che praticano forme di commercio alternativo che stimoli la consapevolezza dei consumatori. Numerosi anche i locali comuni destinati alla socializzazione dei residenti degli alloggi: cucina, lavanderia, spazio bricolage e una living room.

 

Sin qui il comunicato spot del Comune. Sempra proprio un depliant pubblicitario come anche le foto allegate che ovviamente pubblichiamo. Tuttavia il Social Housing non è quello che sembra anche perchè come sempre chi amministra cala le luci su punti che invece dovrebbero essere sotto i riflettori e illustrati con trasparenza e chiarezza. Intanto la scelta di Cassibile per costruire 32 alloggi con verde e servizi vari. Perchè Cassibile e qual è l’area scelta? E poi, non meno importante, di che ditta stiamo parlando? Ci sarà un bando? Chi costruirà queste case popolari in, un pò meno disadorne delle case popolari vere e proprie? Chiediamo di saperlo perchè il Social Housing si fa a metà con il privato e un privato che tira fuori 2 milioni di euro per costruire case, è scontato che deve avere il suo guadagno. Ecco, come funziona questa parte della vicenda? E poi, far costruire a un privato 30 alloggi semi-popolari con qualche servizio primario come fogna e acque bianche non pare davvero una cosa di cui vantarsi politicamente.  In ogni caso questo Social Housing fino ad oggi sembra nebuloso, poco chiaro, quasi buio.