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PIPPO ZAPPULLA: PER I RIMBORSI DEL SISMA DEL ’90 OCCORRONO ALTRI FONDI, TOCCA AI TANTI DEPUTATI PENTASTELLATI DARSI DA FARE

Rep: Rimborso Sisma 90: Dopo alcuni mesi di incomprensibile sospensione da fine settembre continuano i pagamenti.

Ma occorrono nuove e adeguate risorse.

I parlamentari eletti nelle province di Siracusa, Catania e Ragusa intervengano urgentemente.

In particolare mi rivolgo al m5s che nelle tre provincie ha eletto un numero davvero enorme e importante di parlamentari. Senza alcuna polemica politica chiedo però a loro di assumersi la responsabilità di contribuire alla soluzione strutturale dell’annosa questione.

E’ del tutto evidente, infatti, che l’Agenzia Centrale delle Entrate sta procedendo, dopo alcuni mesi di incomprensibile sospensione, al pagamento dei rimborsi degli aventi diritto avendo a disposizione solo i 90 milioni di euro previsti con Legge Finanziaria del 2015 e solo nella misura del 50%. Esauriti questi fondi ( ragionevolmente entro la metà del 2019) l’Agenzia delle Entrate deciderà di sospendere i pagamenti ed è probabile ipotizzare che una parte significativa di aventi diritto non avrà neanche quel 50% previsto con la legge dell’Agosto del 2017.

Quindi c’è solo un modo per risolvere definitivamente la questione, riconoscendo il diritto ad ottenere il rimborso e nella misura totale a tutti quanti hanno presentato regolare istanza: bisogna rifinanziare quel capitolo di bilancio aggiungendo ai 90 milioni già previsti e disponibili altre risorse sufficienti e adeguate.

Dalle simulazioni realizzate dalla stessa Agenzia Centrale delle Entrate negli anni scorsi necessitano poco piu’ di 300 milioni di euro per soddisfare per tutti gli aventi diritto l’intero ammontare del rimborso. Ho già chiesto e ottenuto la disponibilità del gruppo di Leu a presentare uno specifico emendamento nella ormai imminente Legge Finanziaria e di Bilancio. Ma è Leu è all’opposizione e conta 14 deputati e 5 senatori, al M5S spetta quindi il compito e la responsabilità di presentare l’emendamento e pretenderne l’approvazione. Credo che sia maturo il tempo che i parlamentari delle tre provincie dichiarino anche pubblicamente cosa intendono fare. Perché questa era e rimane una battaglia di civiltà, del rispetto del diritto anche per quanti in questi lunghi anni sono stati considerati da governi di varia estrazione figli di un dio minore.

E lo voglio dire senza alcun tentennamento. quando ci sono giacenti piu’ di 63 mila istanze solo nella provincia di Siracusa per una media procapite di piu’ di 6 mila euro a lavoratore-contribuente stiamo parlando del “migliore reddito di cittadinanza possibile” per offrire una boccata di ossigeno importante e di massa per altrettante famiglie siracusane, catanesi e ragusane.

Non intendo coltivare nessuna primogenitura: quel che conta è portare a casa il risultato. Molto è stato fatto in questi anni: la legge che riconosce il diritto anche ai lavoratori dipendenti, la creazione del capitolo di bilancio specifico con i primi 90 milioni disponibili; ora si tratta di completare con le ulteriori risorse da mettere a disposizione. In assenza delle quali si determinerà una condizioni di incredibile ingiustizia, disparità di trattamento e violazione dei diritti di assoluta valenza costituzionale. Cioè, pur in presenza di una legge e di istanze presentate dentro i termini previsti, c’ è chi avrebbe ottenuto il 50% e chi neanche quello. Si aprirebbe un contenzioso legale, giuridico e costituzionale forse il piu’ grave, ampio e vasto dell’italia repubblicana ( parliamo tra Sr, Ct e Rg di piu’ di 150 mila istanze presentate).

Pippo Zappulla

Coordinamento Provinciale Art1 Mdp Leu Siracusa