Politica

GAROZZO SCARSO, ITALIA PEGGIO. AI FURBI DICO CHE SONO NATO DI NOTTE, MA NON IERI NOTTE

Salvo Benanti, torniamo alle tue interviste coi famosi. Sciascia?

L’ho intervistato il giorno dell’inaugurazione del museo Paolo Orsi. Mentre c’era la cerimonia lui era fuori in un vialetto che fumava. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto, un po’ intimorito dalla sua espressione accigliata, se potevo fargli qualche domanda, Certo, ha risposto, basta che non è sulla mafia.

Craxi?

Venne a Siracusa da presidente del Consiglio. Sinceramente non mi ricordo qual era la notizia importante in quel momento. Comunque mi rivolsi a lui chiamandolo compagno Bettino e gli chiesi una battuta sul fatto importante. “Fai tu – mi disse -, resta sul generico, non farmi fare brutta figura”.

Emilio Greco?

Un grande. Abbiamo trascorso una giornata insieme a Villa Politi dove era alloggiato. “A Siracusa c’è una magia indefinibile, qualcosa che si sente dalle sue pietre, dalla sua storia, dagli antichi poeti”, parole di Emilio Greco.

Invece oggi intervisti?

Chi ha comunque qualcosa da dire, chi ha qualcosa di interessante da raccontare…

Niente grandi nomi?

Direi che è difficile che ci siano in giro grandi nomi

Non ci sono più i politici di una volta?

Questo è sotto gli occhi di tutti. Ho letto di un ministro che vuole togliere dalle materie di studio la storia dell’arte perché quando andava lui a scuola era una schiappa. Siamo messi male.

Gli artisti?

Ho intervistato Gassman, ho trascorso una nottata discutendo con Mike Buongiorno al bar Manhattan di viale Teracati, scoprendo una persona totalmente diversa dal mister allegria della tv. Ho intervistato Dalla e Morandi nel ristorante a due passi dal teatro greco, ho intervistato Venditti  prima del suo concerto al Verga. Ho intervistato..

Ok capito. I politici di oggi e gli artisti di oggi non ti fanno sospirare, non ti entusiasmano insomma?

Non è così, è un fatto diverso. Sono un curioso, adoro le emozioni e continuo ad intervistare chi desta interesse

Anche quelli che non ti piacciono?

Soprattutto. Certo, spesso non capiscono la professionalità e cercano addirittura di evitare interviste, mi riferisco ai politici principianti che si danno arie non avendo davvero dove poggiarle.

Come funziona, tu li inviti per un’intervista

E anche gli scarsi accettano perché una intervista ha sempre il suo fascino. Poi ci sono quelli in malafede, quelli che non riescono a capire che il giornalista lavora e se loro ricoprono un ruolo istituzionale li intervista comunque. Quelli in malafede nascondono defilandosi la loro pochezza e in alcuni casi, pochissimi per fortuna, anche la loro scarsa educazione non rispondendo neppure.

In questi rari casi che succede?

Nulla, che vuoi che succeda, l’educazione non è obbligatoria.

Coi furbi come va?

Non mi piace già la categoria. Basta loro far capire che io sono nato di notte, ma non ieri notte.

E come lo fai capire?

Dritto per dritto, i giri di parole nei rapporti sono quasi sempre inquinanti.

Vediamo allora dritto per dritto alcuni giudizi. Garozzo?

Amministratore scarso, furbo nei corridoi.

Italia?

Peggio di Garozzo. Giancarlo non si nasconde, è quello che appare. Italia invece ha le bugie compulsive, almeno una trentina al giorno, inaffidabile elevato ad n.