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LA DELIBERA DELL’AMP A POCHI GIORNI DAL VOTO: NICOLETTA PIAZZESE REPLICA A CONCI CARBONE

Scrive Conci Carbone Vicepresidente dell’Amp e candidata al Consiglio comunale con Italia/Garozzo dopo la denuncia pubblica dell’on. Prestigiacomo di un colpo di mano del sindaco uscente Garozzo a 10 giorni dal voto proprio all’Amp: 

Ops…a pochi giorni dalla fine della campagna elettorale, l’On.le Prestigiacomo si ricorda che esiste l’Area Marina Protetta del Plemmirio.

Ho sempre preferito non rispondere alle provocazioni, ma in questo caso una replica è a dir poco doverosa.

Caro Onorevole, mi stupisce che l’Avv. Nicoletta Piazzese, a cui ho puntualmente riferito quanto accadeva ed accade all’Amp del Plemmirio, le abbia occultato tutte le informazioni ricevute sulla ipotesi di adesione al Consorzio Plemmirio della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli.

Ritengo che i nostri concittadini meritino la verità e non illazioni molto provinciali per una città che vuole proiettarsi verso una dimensione europea. Pertanto, La invito ad un confronto aperto e pubblico con la città per rimettere alla cittadinanza intera la decisione di una cosa così importante e prestigiosa.

Consentitemi infine un appello ai deputati e senatori siracusani: abbiate ogni giorno a cuore i fatti della nostra città e non soltanto durante la campagna elettorale.

Conci Carbone

 

Tirata in ballo dalla Carbone, puntuale la replica dell’avvocato Nicoletta Piazzese è tutta da leggere. Eccola:

 

 

Viene da domandarsi dove siamo arrivati e fin dove ci spingerà questa innescata macchina del fango da qui a domenica, se non oltre; chi altro ancora dovrà colpire ed in quale modo.

Carissima Conci Carbone constato con stupore che hai ben appreso, in poco tempo, i metodi calunniosi e di discredito che abbiamo conosciuto in questa campagna elettorale. Rimando al mittente calunnie e falsità di cui sono un concentrato le tue dichiarazioni riguardo i dubbi sollevati dall’On. Prestigiacomo sull’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’AMP del Plemmirio di un provvedimento mirante ad allargare la compagine consortile, con conseguente revisione dello statuto, al fine di consentirne l’accesso alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.

Con rammarico constato che anziché entrare nel merito della questione (è questo che ci si aspetta da un Vice Presidente e Consigliere di Amministrazione) e spiegare ai nostri concittadini quali sono stati i criteri di scelta e le procedure amministrative che hanno condotto al suddetto provvedimento, hai preferito innescare la macchina del fango nel tentativo mal riuscito di aggirare l’ostacolo. Concordo con te quando dici che i nostri concittadini meritano verità. Quanto ancora occorre attendere?

Pur comprendendo la difficoltà dell’essere chiamati a rispondere, inchiodati alle proprie responsabilità, dinanzi all’intera cittadinanza, penso che scaricare su altri, ignari e privi di titolo idoneo, non sottrae. Capisco anche che la tensione sale per il timore della presunta ineleggibilità, caduta come una tegola in piena corsa al Vermexio, vista l’assenza di dimissioni dall’incarico di consigliera di amministrazione all’atto dell’accettazione della candidatura – in virtù di quanto previsto dall’art. 60, comma 1 punto 11, della Legge n. 267 del 2000 – e le ricadute che potrebbe anche determinare, in termini di invalidità, sulle deliberazioni del Consorzio, nel frattempo adottate. Ma tentare di screditare chi ha fatto luce sui fatti poco chiari di queste ultime settimane a Siracusa, non serve, non aiuta proprio la città. Non solo non sono, ahimè, un Onorevole della Repubblica, un Avvocato dello Stato, un Amministratore della città, un dirigente di partito, ma non sono nemmeno un legale fiduciario del Consorzio come invece altri, a cui magari sono stati conferiti, poi revocati, poi ancora conferiti incarichi, anche in periodo elettorale.

Non solo tu non mi ha MAI informata di alcunché, ma anche nel caso in cui avessi parlato della cosa con il primo passante, certamente non avrebbe avuto alcun rilievo rispetto alla vicenda sollevata dall’Onorevole, Deputato della Repubblica, Stefania Prestigiacomo. Non avrebbe nemmeno rilevato rispetto al valore ed al volere delle sue azioni, che si presumono responsabili, nella tua qualità di Consigliera di Amministrazione di un Ente Pubblico, nonché Vice Presidente. Ebbene è sempre la solita storia. Quando in questa città si solleva una determinata questione; allorquando si scoperchia una pentola che in realtà potrebbe rivelarsi un pentolone, arriva puntualmente a zittirti la macchina del fango che si aziona ad orologeria. Questa volta però si è sbagliato indirizzo e destinatario. Il silenzio non mi si addice, e dinanzi ai tentativi di zittirmi, denuncio ancora più forte.

Ti invito a concentrarti sullo spiegare alla città la condizione di ineleggibilità, i criteri pubblici seguiti nell’individuazione dell’Istituto subentrante nella compagine nel Consorzio e che fine abbia fatto la Commissione di riserva, con incarico di esame preventivo su determinate fattispecie.

I tentativi di screditare e instillare dubbi infondati anche nei rapporti interni e personali con l’On. Stefania Prestigiacomo, improntati a principi di lealtà e correttezza e che comunque non sono oggetto di interesse per nessuno, cadono nel vuoto e non fanno certo bene alla città.

Il Plemmirio non era e non è terra di conquista. È un ente pubblico e come tale va gestito. Il Plemmirio al quale sono affezionata io è quello che si è battuto e ha fatto notizia per aver reso fruibile il mare a tutti, non quello dei colpi di mano in periodo di campagna elettorale. Affinché sia chiaro a tutti allego di seguito il provvedimento del Consiglio di Amministrazione del quale si discute.

Nicoletta Piazzese