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I FATTI SIRACUSA: IL NOSTRO SINDACO E’ UN MANAGER E UN SOGNATORE

Il nostro sindaco non è il prodotto di una coalizione “allacomecapita”, non è nemmeno la candidata grillina,  in maniera lampante e per motivi diversi,  inadatta a rilanciare Siracusa. Il nostro sindaco non deve essere un politico azzeccagarbugli e nemmeno una brava persona che però non sa nemmeno da dove cominciare. Il nostro sindaco non deve essere una persona che ha già fallito con la Garozzo Band, ma una persona che possa fare da riferimento per i tempi che viviamo, deve conoscere tre o quattro lingue e deve essere in grado di andare in giro per l’Italia e per il mondo per vendere il prodotto Siracusa, il nome Siracusa, la magia della nostra terra. Il nostro sindaco manager deve andare quasi sempre in giro, deve essere portatore sano di progetti e di interessi della comunità siracusana. Deve interloquire settimanalmente con la Regione, col governo del Paese, coi Paesi dell’Unione europea. Per asfaltare le strade e illuminarle bastano funzionari che facciano il loro lavoro, per la gestione delle rubriche ordinarie sono anche molti otto assessori, ne bastano quattro. Il sindaco è un’altra cosa, è quello che ci deve rappresentare, quello che deve essere davanti all’Italia e al mondo il nostro bigliettino da visita. Abbiamo bisogno di essere attrattivi, di portare a Siracusa attenzione e finanziamenti. Già soldi da spendere in ulteriori formazioni e promozioni per ridare fiducia e speranza alle nostre migliori energie. Il nostro sindaco deve avere un sogno, girare dovunque per realizzarlo, bussare anche a porte pregiudizialmente chiuse, deve portare a Siracusa soldi veri e lavoro vero. Non abbiamo bisogno di incompetenti e nullatenenti, di uomini vecchi con idee vecchie o di bellocci manovrati. Abbiamo già dato con chi pensa di chiudersi nel palazzo per dare 2-3mila euro a turno ai suoi amici e fare il sindaco della clientela.  La strada obbligata è il sindaco manager e speriamo che molti di voi ci credano insieme a noi. Il nostro sindaco resta durante il giorno un manager pragmatico e di notte un fantastico sognatore. E il suo sogno ricorrente è una nuova Siracusa, meno povera, meno annichilita.

I Fatti Siracusa