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ERA STATO LUI A DARE FUOCO ALLA SUA DONNA. ARRESTATO IEMMOLO A ROSOLINI

L’attività d’indagine, che ha impegnato ufficiali di polizia giudiziaria del Commissariato di Pachino diretti dalla Procura della Repubblica per alcuni mesi, a partire dal marzo 2017, trae origine dalla denuncia dei familiari della vittima, convinti che la morte di Laura, avvenuta la sera del 7 marzo 2017, non era dovuta allo scoppio accidentale di una bomboletta del gas, ma era stata la conseguenza dell’ennesimo atto di violenza subito dalla giovane donna da parte di Iemmolo, che aveva procurato gravissime ustioni alla vittima. Al riguardo, appariva immediatamente attendibile la dichiarazione resa della madre di Laura che, accorsa in aiuto della figlia nell’immediatezza del fatto, aveva saputo dal proprio nipotino che ad appiccare il fuoco a Laura era stato proprio Iemmolo La delicatezza dell’indagine deriva dal fatto che il figlio minore aveva assistito all’omicidio della propria madre, per mano del padre. L’indagine appariva particolarmente complessa anche in ragione del fatto che era iniziata dopo alcuni giorni dalla commissione del delitto, e in un contesto di omertà dovuta al timore di ritorsioni da parte dello Iemmolo, noto a Rosolini per il sistematico ricorso alla violenza per risolvere controversie di ogni natura. Nelle prime ore di questa mattina, i poliziotti di Pachino, a seguito di attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del compagno, Sebastiano Iemmolo, 36 anni, personaggio conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti. In passato era stato arrestato più volte per reati contro il patrimonio. A Iemmolo, che è stato preso a Rosolini, gli vengono contestate le accuse di femminicidio, maltrattamenti in famiglia nei confronti di un minore ed incendio.