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VINCIULLO: BISOGNA TUTELARE I PORTI SICILIANI ESCLUSI DALLA VIA DELLA SETA

Il Governo nazionale, in assoluta solitudine, ha deciso che la “Via della seta”, programma multimiliardario di investimenti da parte di operatori cinesi, non passerà attraverso i porti siciliani, offrendo solo la disponibilità degli snodi portuali di Trieste-Venezia e Genova. Lo comunica l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS
Si tratta di una decisione del tutto ingiustificata e priva di ogni logica di natura logistico-portuale, frutto solo della debolezza dei nostri rappresentanti al Parlamento nazionale, in quanto il terminale marittimo di Augusta è l’unico porto dell’Italia centro-meridionale in grado di accogliere il cosiddetto “gigantismo navale”.
Per capire i motivi per i quali è stata assunta questa assurda decisione e per evitare che simili ingiustizie si ripetano in futuro, ho presentato l’interrogazione parlamentare n.4446, affinché i porti siciliani, e in modo particolare quello di Augusta, non vengano più esclusi senza valide motivazioni da simili opportunità che, ha concluso l’On. Vinciullo, porteranno ingenti somme nelle città i cui porti sono stati indicati dal Governo nazionale, lasciando invece a “bocca asciutta” la città di Augusta e la provincia di Siracusa, che, invece, possiedono tutti i titoli ed i requisiti per poter far parte della “Via della seta”.